Tra storia dell'architettura e design. La serie di vasi in cemento 'La Rotonda' unisce echi del passato alla visone contemporanea

 

Dall’ispirazione ad una delle più celebri opere del Palladio, nasce la serie di porta vasi in cemento ‘La Rotonda’.
 
 
 
Il nome della serie, di rimando diretto alla Villa palladiana per eccellenza, vuole essere simbolo e idea del design che ha ispirato questi vasi in cemento.
 
 
La villa ‘Rotonda’ è l’esito felice dell’incontro tra il genio di Andrea Palladio, architetto all’apice della carriera, e il nobile vicentino Paolo Almerico (1514-1589), uomo colto, ambizioso e altero. Una villa-tempio, dunque, dove l’Antichità incontra le aspirazioni del nobile rinascimentale e dove, come un microcosmo, si manifestano le forze cosmiche e naturali.
I vasi in cemento ‘La Rotonda’ , perfetti per resistenza , sono stati pensati per rendere unico lo spazio domestico; l’eco alla storia è il messaggio che ci vogliono dare.
Le geometrie diventano decoro, la linea pulita e il rigore ciò che li contraddistingue;
 
Come elementi scultorei, questi vasi in cemento possono essere visti come vere e proprie sculture, oppure come comodi porta piante o fiori.
Il design unico, fa di questi vasi in cemento degli oggetti di assoluta ricercatezza.
Pensati in due diverse altezze, questi porta vasi in cemento possono comodamente diventare perfetti in coppia o anche singolarmente; la loro dimensione accoglie comodamente piante in vaso e fiori recisi. Il risultato finale è di sicuro effetto.
 
 
Come il fauno alita la sua felicità nel flauto, così la natura esala il suo trionfo in un luogo, nel sogno del Palladio. Ora essa ha deposto lo zufolo, lo lascia imputridire al margine dello stagno. Con dolce violenza riprende la Rotonda dal cerchio delle creazioni umane nella trama mobile e ombrosa del proprio regno. Ciò che incorona la collina di Vicenza non è più un tempio, non più una casa, e più dell'uno e dell'altra. Un sogno immortale, una meta di meravigliosa forma, verso cui sembra tendersi l'anelito delle lontane montagne, l'anelito delle acque possenti, e che esso raggiunge, il cui cerchio circonda, alle cui quattro scale si stringe, placato, redento da un simbolo. “
 
Hugo von Hofmannsthal